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reciprocità.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e- Legge 15 aprile 2024, n. 55 (Disposizioni in materia di ordinamento delle professioni pedagogiche ed educative e istituzione dei relativi albi professionali), art. 7, comma 1, lettera a).\u0026nbsp;\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e\u003c/p\u003e"},{"anno":"2025","numero":"233","numero_parte":"1","max_parte":"1","autorita":"Commissariato per la liquidazione degli usi civici del Lazio, Toscana e Umbria","oggetto":"\u003cp class\u003d\"ql-align-justify\"\u003eUsi civici – Codice delle comunicazioni elettroniche – Infrastrutture di comunicazione elettronica ad alta velocità – Previsione che per la realizzazione di infrastrutture di comunicazione elettronica ad alta velocità nelle zone gravate da usi civici non è necessaria l\u0027autorizzazione di cui all’art. 12, secondo comma, della legge n. 1766 del 1927.\u003c/p\u003e\u003cp\u003e\u003cbr\u003e\u003c/p\u003e","fissato":"","sommario_gu":"\u003cp\u003eUsi civici – Codice delle comunicazioni 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dell’adottante, del potere di pronunciare ugualmente l’adozione, ove ritenga il loro dissenso ingiustificato o contrario all’interesse dell’adottando, analogamente a quanto si prevede in relazione al dissenso pronunciato dai genitori dell’adottando e dal coniuge non legalmente convivente e non legalmente separato dell’adottante e dell’adottando.\u0026nbsp;\u003c/span\u003e\u003c/p\u003e\u003cp\u003e\u003cbr\u003e\u003c/p\u003e","fissato":"","sommario_gu":"\u003cp\u003eAdozione e affidamento – Adozione di maggiorenni – Condizioni – Esclusione, in esito alle sentenze della Corte costituzionale n. 557 del 1988 e n. 245 del 2004, in caso di dissenso dei figli maggiorenni dell’adottante – Omessa attribuzione al giudice, quando è negato l’assenso dei figli maggiorenni dell’adottante, del potere di pronunciare ugualmente l’adozione, ove ritenga il loro dissenso ingiustificato o contrario all’interesse dell’adottando, analogamente a quanto si prevede in relazione al dissenso pronunciato dai genitori dell’adottando e dal coniuge non legalmente convivente e non legalmente separato dell’adottante e dell’adottando.\u0026nbsp;\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e-\u0026nbsp;\u0026nbsp;Codice civile, art. 297, secondo comma.\u0026nbsp;\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e\u003c/p\u003e"},{"anno":"2025","numero":"231","numero_parte":"1","max_parte":"1","autorita":"Corte suprema di cassazione","oggetto":"\u003cp class\u003d\"ql-align-justify\"\u003e\u003cspan style\u003d\"color: rgb(0, 0, 0);\"\u003eSpettacolo – Sanzioni amministrative – Certificato di agibilità per i lavoratori dello spettacolo – Illecito amministrativo conseguente alla mancata richiesta del certificato di agibilità – Sostituzione dell’art. 6 del decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato n. 708 del 1947 – Esonero, per le imprese di esercizio teatrale, cinematografico e circense, i teatri tenda, gli enti, le associazioni, le imprese del pubblico esercizio, gli alberghi, le emittenti radiotelevisive e gli impianti sportivi, dall’obbligo della richiesta del certificato di agibilità nei confronti dei lavoratori dello spettacolo, appartenenti a categorie specificamente individuate, con contratto di lavoro subordinato, qualora tali lavoratori siano utilizzati nei locali di proprietà o di cui le predette imprese abbiano un diritto personale di godimento, per i quali le medesime imprese effettuano regolari versamenti contributivi presso l’INPS – Applicazione retroattiva della novella a violazioni pregresse ancora \u003c/span\u003e\u003cem style\u003d\"color: rgb(0, 0, 0);\"\u003esub iudice\u003c/em\u003e\u003cspan style\u003d\"color: rgb(0, 0, 0);\"\u003e – Omessa previsione.\u003c/span\u003e\u003c/p\u003e\u003cp\u003e\u003cbr\u003e\u003c/p\u003e","fissato":"","sommario_gu":"\u003cp\u003eSpettacolo – Sanzioni amministrative – Certificato di agibilità per i lavoratori dello spettacolo – Illecito amministrativo conseguente alla mancata richiesta del certificato di agibilità – Sostituzione dell’art. 6 del decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato n. 708 del 1947 – Esonero, per le imprese di esercizio teatrale, cinematografico e circense, i teatri tenda, gli enti, le associazioni, le imprese del pubblico esercizio, gli alberghi, le emittenti radiotelevisive e gli impianti sportivi, dall’obbligo della richiesta del certificato di agibilità nei confronti dei lavoratori dello spettacolo, appartenenti a categorie specificamente individuate, con contratto di lavoro subordinato, qualora tali lavoratori siano utilizzati nei locali di proprietà o di cui le predette imprese abbiano un diritto personale di godimento, per i quali le medesime imprese effettuano regolari versamenti contributivi presso l’INPS – Applicazione retroattiva della novella – Omessa previsione.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e- Legge 27 dicembre 2017, n. 205 (Bilancio di previsione dello Stato per l\u0027anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020), art. 1, comma 1097, sostitutivo dell’art. 6 del decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 16 luglio 1947, n. 708 (Disposizioni concernenti l\u0027Ente nazionale di previdenza e di assistenza per i lavoratori dello spettacolo), ratificato, con modificazioni, nella legge 29 novembre 1952, n. 2388.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e\u003c/p\u003e"},{"anno":"2025","numero":"230","numero_parte":"1","max_parte":"1","autorita":"Tribunale di Verona","oggetto":"\u003cp\u003e\u003cspan style\u003d\"color: rgb(0, 0, 0);\"\u003eFallimento e procedure concorsuali – Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (CCII) – Esdebitazione – Creditori per fatto o causa anteriori che non hanno partecipato al concorso – Previsione che l’esdebitazione opera nei loro confronti per la sola parte eccedente la percentuale attribuita nel concorso ai creditori di pari grado – Denunciata inoperatività dell’esdebitazione nei confronti di creditori volontariamente non insinuati al passivo, nel caso in cui i creditori insinuati di pari grado siano stati integralmente soddisfatti.\u003c/span\u003e\u003c/p\u003e","fissato":"","sommario_gu":"\u003cp\u003eFallimento e procedure concorsuali – Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (CCII) – Esdebitazione – Creditori per fatto o causa anteriori che non hanno partecipato al concorso – Previsione che l’esdebitazione opera nei loro confronti per la sola parte eccedente la percentuale attribuita nel concorso ai creditori di pari grado – Denunciata inoperatività dell’esdebitazione nei confronti di creditori volontariamente non insinuati al passivo, nel caso in cui i creditori insinuati di pari grado siano stati integralmente soddisfatti.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e- Decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14 (Codice della crisi d\u0027impresa e dell\u0027insolvenza in attuazione della legge 19 ottobre 2017, n. 155), art. 278, comma 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di giustizia tributaria di secondo grado – Nuove prove in appello – Divieto di deposito delle deleghe, delle procure e degli altri atti di conferimento di potere rilevanti ai fini della sottoscrizione degli atti, delle notifiche dell’atto impugnato ovvero degli atti che ne costituiscono presupposto di legittimità che possono essere prodotti in primo grado anche ai sensi dell’art. 14, comma 6-bis, del d.lgs. n. 546 del 1992.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e- Decreto legislativo 31 dicembre 1992, n. 546 (Disposizioni sul processo tributario in attuazione della delega al Governo contenuta nell’art. 30 della legge 30 dicembre 1991, n. 413), art. 58, comma 3, come introdotto dall’art. 1, comma 1, lettera bb), del decreto legislativo 30 dicembre 2023, n. 220 (Disposizioni in materia di contenzioso tributario).\u003c/p\u003e"},{"anno":"2025","numero":"228","numero_parte":"1","max_parte":"1","autorita":"Tribunale di Bologna","oggetto":"\u003cp\u003eProcesso penale – Sospensione del procedimento con messa alla prova –\u0026nbsp;Reati di cui all’art. 73, comma 5, del d.P.R. n. 309 del 1990 (reati di “piccolo spaccio”) –\u0026nbsp;Mancato inserimento nel novero dei reati di cui all\u0027art. 550, comma 2, lettera \u003cem\u003ec\u003c/em\u003e), cod. proc. pen. (casi di citazione diretta a giudizio), ai fini della possibilità di chiedere la sospensione del procedimento con messa alla prova.\u003c/p\u003e","fissato":"","sommario_gu":"\u003cp\u003eProcesso penale – Sospensione del procedimento con messa alla prova –\u0026nbsp;Reati di cui all’art. 73, comma 5, del d.P.R. n. 309 del 1990 (reati di “piccolo spaccio”) –\u0026nbsp;Mancato inserimento nel novero dei reati di cui all\u0027art. 550, comma 2, lettera c), cod. proc. pen. (casi di citazione diretta a giudizio), ai fini della possibilità di chiedere la sospensione del procedimento con messa alla prova.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e- D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 (Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza), art. 73, comma 5, in combinato disposto con l\u0027art. 168-bis del codice penale e con l’art. 550, comma 2, lettera c), del codice di procedura penale.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e\u003c/p\u003e"},{"anno":"2025","numero":"227","numero_parte":"1","max_parte":"1","autorita":"Corte d\u0027appello di Roma","oggetto":"\u003cp\u003eCorte penale internazionale – Norme per l’adeguamento alle disposizioni dello statuto istitutivo della Corte penale internazionale (Statuto di Roma) – Previsione che i rapporti di cooperazione tra lo Stato italiano e la Corte penale internazionale (CPI) sono curati in via esclusiva dal Ministro della giustizia al quale compete di ricevere le richieste provenienti dalla CPI e darvi seguito – Previsione che il Ministro della giustizia dia corso alle richieste formulate dalla CPI trasmettendole al Procuratore generale presso la Corte d’appello di Roma perché vi dia esecuzione –\u0026nbsp;Modalità di esecuzione della cooperazione giudiziaria – Applicazione della misura cautelare ai fini della consegna – Procedura per la consegna – Disciplina – Denunciata omessa previsione che il Procuratore generale debba formulare le sue richieste e la Corte d’appello debba deliberare sulle stesse anche a seguito di diretta trasmissione delle medesime richieste di cooperazione della CPI ai sensi dell’art. 87, paragrafo 1, lettera \u003cem\u003eb\u003c/em\u003e),\u0026nbsp;dello Statuto di Roma, dandone notizia al Ministro della giustizia.\u003c/p\u003e","fissato":"","sommario_gu":"\u003cp\u003eCorte penale internazionale – Norme per l’adeguamento alle disposizioni dello statuto istitutivo della Corte penale internazionale (Statuto di Roma) – Previsione che i rapporti di cooperazione tra lo Stato italiano e la Corte penale internazionale (CPI) sono curati in via esclusiva dal Ministro della giustizia al quale compete di ricevere le richieste provenienti dalla CPI e darvi seguito – Previsione che il Ministro della giustizia dia corso alle richieste formulate dalla CPI trasmettendole al Procuratore generale presso la Corte d’appello di Roma perché vi dà esecuzione –\u0026nbsp;Modalità di esecuzione della cooperazione giudiziaria – Applicazione della misura cautelare ai fini della consegna – Procedura per la consegna – Disciplina – Denunciata omessa previsione che il Procuratore generale debba formulare le sue richieste e la Corte d’appello debba deliberare sulle stesse anche a seguito di diretta trasmissione delle medesime richieste di cooperazione della CPI ai sensi dell’art. 87, paragrafo 1, lettera b), dello Statuto di Roma, dandone notizia al Ministro della giustizia.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e- Legge 20 dicembre 2012, n. 237 (Norme per l\u0027adeguamento alle disposizioni dello statuto istitutivo della Corte penale internazionale), artt. 2, 4, 11 e 13.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e\u003c/p\u003e"},{"anno":"2025","numero":"226","numero_parte":"1","max_parte":"1","autorita":"Tribunale di sorveglianza di Napoli","oggetto":"\u003cp\u003eMisure di sicurezza – Libertà vigilata – Trasgressione degli obblighi imposti – Previsione che il magistrato di sorveglianza può sostituire, in caso di reiterate trasgressioni, alla libertà vigilata l\u0027assegnazione a una casa di lavoro.\u003c/p\u003e","fissato":"","sommario_gu":"\u003cp\u003eMisure di sicurezza – Libertà vigilata – Trasgressione degli obblighi imposti – Previsione che il magistrato di sorveglianza può sostituire, in caso di reiterate trasgressioni, alla libertà vigilata l\u0027assegnazione a una casa di lavoro.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e- Codice penale, art. 231, secondo comma.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e\u003c/p\u003e"},{"anno":"2025","numero":"225","numero_parte":"1","max_parte":"1","autorita":"Tribunale amministrativo regionale per il Lazio","oggetto":"\u003cp class\u003d\"ql-align-justify\"\u003eImpresa – Navigazione – Scuole nautiche – Esercizio dell\u0027attività di scuola nautica nella forma dell\u0027impresa o del consorzio di imprese – Presentazione alle province, alle città metropolitane e alle Province autonome di Trento e di Bolzano della segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) per l’esercizio di una scuola nautica – Previsione che nel caso di ulteriori sedi per l\u0027esercizio di tale attività, per ciascuna deve essere dimostrato il possesso dei requisiti prescritti, ad eccezione della capacità finanziaria che deve essere dimostrata per la sola sede centrale – Previsione che la SCIA può essere presentata da soggetti che dispongono, tra l’altro, di adeguata capacità patrimoniale o di polizza fideiussoria – Previsione che con decreto interministeriale, adottato dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sono disciplinati, tra l’altro, i requisiti di idoneità, i requisiti minimi di capacità patrimoniale e il tariffario minimo.\u003c/p\u003e","fissato":"","sommario_gu":"\u003cp\u003eImpresa – Navigazione – Scuole nautiche – Esercizio dell\u0027attività di scuola nautica nella forma dell\u0027impresa o del consorzio di imprese – Presentazione alle province, alle città metropolitane e alle Province autonome di Trento e di Bolzano della segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) per l’esercizio di una scuola nautica – Previsione che nel caso di ulteriori sedi per l\u0027esercizio di tale attività, per ciascuna deve essere dimostrato il possesso dei requisiti prescritti, ad eccezione della capacità finanziaria che deve essere dimostrata per la sola sede centrale – Previsione che la SCIA può essere presentata da soggetti che dispongono, tra l’altro, di adeguata capacità patrimoniale o di polizza fideiussoria – Previsione che con decreto interministeriale, adottato dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sono disciplinati, tra l’altro, i requisiti di idoneità, i requisiti minimi di capacità patrimoniale e il tariffario minimo.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e- Decreto legislativo 12 novembre 2020, n. 160 (Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 3 novembre 2017, n. 229, concernente revisione ed integrazione del decreto legislativo 18 luglio 2005, n. 171, recante codice della nautica da diporto ed attuazione della direttiva 2003/44/CE, a norma dell\u0027articolo 6 della legge 8 luglio 2003, n. 172, in attuazione dell\u0027articolo 1, comma 5, della legge 7 ottobre 2015, n. 167), art. 23, comma 1; decreto legislativo 18 luglio 2005, n. 171 (Codice della nautica da diporto ed attuazione della direttiva 2003/44/CE, a norma dell\u0027articolo 6 della legge 8 luglio 2003, n. 172), art. 49-septies, comma 21, lettere c) e i).\u003c/p\u003e"},{"anno":"2025","numero":"224","numero_parte":"1","max_parte":"1","autorita":"Tribunale di Milano","oggetto":"\u003cp class\u003d\"ql-align-justify\"\u003e\u003cspan style\u003d\"color: black;\"\u003eEdilizia residenziale pubblica – Straniero – Beneficiari dei servizi abitativi pubblici – Testo unico in materia di immigrazione \u003c/span\u003e\u003cspan style\u003d\"color: rgb(0, 0, 0);\"\u003e– \u003c/span\u003e\u003cspan style\u003d\"color: black;\"\u003eNorme della Regione Lombardia – Requisiti di accesso all\u0027edilizia residenziale pubblica per gli stranieri titolari di carta di soggiorno e per gli stranieri regolarmente soggiornanti in possesso di permesso di soggiorno almeno biennale – Esercizio di una regolare attività di lavoro subordinato o di lavoro autonomo. \u003c/span\u003e\u003c/p\u003e\u003cp\u003e\u003cbr\u003e\u003c/p\u003e","fissato":"","sommario_gu":"\u003cp\u003eEdilizia residenziale pubblica – Straniero – Beneficiari dei servizi abitativi pubblici – Testo unico in materia di immigrazione – Norme della Regione Lombardia – Requisiti di accesso all\u0027edilizia residenziale pubblica per gli stranieri titolari di carta di soggiorno e per gli stranieri regolarmente soggiornanti in possesso di permesso di soggiorno almeno biennale – Esercizio di una regolare attività di lavoro subordinato o di lavoro autonomo. \u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e- Decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 (Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell\u0027immigrazione e norme sulla condizione dello straniero), art. 40, comma 6; legge della Regione Lombardia [, 8 luglio 2016, n. 16 (Disciplina regionale dei servizi abitativi),] art. 22, comma 1, lettera a).\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e\u003c/p\u003e"},{"anno":"2025","numero":"223","numero_parte":"1","max_parte":"1","autorita":"Tribunale di Bologna","oggetto":"\u003cp\u003eReati e pene – Aiuto al suicidio – Non punibilità, a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 242 del 2019, di chi, alle condizioni e modalità stabilite nella medesima sentenza, agevola l’esecuzione del proposito dell’altrui suicidio\u0026nbsp;\u0026nbsp;– Denunciata previsione che la non punibilità sia subordinata alla circostanza che l’aiuto sia prestato a una persona “tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale”.\u003c/p\u003e","fissato":"","sommario_gu":"\u003cp\u003eReati e pene – Aiuto al suicidio – Non punibilità, a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 242 del 2019, di chi, alle condizioni e modalità stabilite nella medesima sentenza, agevola l’esecuzione del proposito dell’altrui suicidio\u0026nbsp;\u0026nbsp;– Denunciata previsione che la non punibilità sia subordinata alla circostanza che l’aiuto sia prestato a una persona “tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale”.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e- Codice penale, art. 580.\u003c/p\u003e"},{"anno":"2025","numero":"222","numero_parte":"1","max_parte":"1","autorita":"Corte d\u0027appello di Lecce","oggetto":"\u003cp\u003e\u003cspan style\u003d\"color: black;\"\u003eStraniero – Immigrazione – Procedimenti aventi ad oggetto la convalida del provvedimento con il quale il questore dispone il trattenimento o la proroga del trattenimento del richiedente protezione internazionale, adottato a norma degli artt. 6, 6-\u003c/span\u003e\u003cem style\u003d\"color: black;\"\u003ebis\u003c/em\u003e\u003cspan style\u003d\"color: black;\"\u003e e 6-\u003c/span\u003e\u003cem style\u003d\"color: black;\"\u003eter\u003c/em\u003e\u003cspan style\u003d\"color: black;\"\u003e del d.lgs. n. 142 del 2015, e dell\u0027art. 10-\u003c/span\u003e\u003cem style\u003d\"color: black;\"\u003eter\u003c/em\u003e\u003cspan style\u003d\"color: black;\"\u003e, comma 3, quarto periodo, del d.lgs. n. 286 del 1998, nonché per la convalida delle misure adottate ai sensi dell\u0027art. 14, comma 6, del citato d.lgs. n. 142 del 2015 [nel caso di specie: convalida del trattenimento del richiedente protezione internazionale disposto a norma dell’art. 6, comma 3, del d.lgs. n. 142 del 2015 (sussistenza di fondati motivi per ritenere che la domanda è stata presentata al solo scopo di ritardare o impedire l\u0027esecuzione del respingimento o dell\u0027espulsione)] – Attribuzione della competenza alla corte d’appello, di cui all’art. 5, comma 2, della legge n. 69 del 2005, nel cui distretto ha sede il questore che ha adottato il provvedimento oggetto di convalida, che giudica in composizione monocratica, in luogo della sezione specializzata in materia di immigrazione, protezione internazionale e libera circolazione dei cittadini dell’Unione europea, istituita presso il tribunale distrettuale – Impugnazione del provvedimento emesso dalla corte d’appello con ricorso per cassazione a norma dell’art. 14, comma 6, del d.lgs. n. 286 del 1998, proponibile entro cinque giorni dalla comunicazione solo per i motivi di cui alle lettere \u003c/span\u003e\u003cem style\u003d\"color: black;\"\u003ea\u003c/em\u003e\u003cspan style\u003d\"color: black;\"\u003e), \u003c/span\u003e\u003cem style\u003d\"color: black;\"\u003eb\u003c/em\u003e\u003cspan style\u003d\"color: black;\"\u003e), e \u003c/span\u003e\u003cem style\u003d\"color: black;\"\u003ec\u003c/em\u003e\u003cspan style\u003d\"color: black;\"\u003e) del comma 1 dell’art. 606 cod. proc. pen. e con applicazione, per effetto della sentenza della Corte costituzionale n. 39 del 2025, delle disposizioni dell’art. 22, commi 3 e 4, della legge n. 69 del 2005 – Omessa previsione dell’impugnabilità con ricorso per cassazione nelle forme di cui agli artt. 360 e seguenti cod. proc. civ., come previsto anteriormente alla modifica – Disposizioni transitorie concernenti l’applicazione della predetta disciplina procedurale decorsi trenta giorni dall’entrata in vigore della legge n. 187 del 2024.\u003c/span\u003e\u003c/p\u003e","fissato":"","sommario_gu":"\u003cp\u003eStraniero – Immigrazione – Procedimenti aventi ad oggetto la convalida del provvedimento con il quale il questore dispone il trattenimento o la proroga del trattenimento del richiedente protezione internazionale, adottato a norma degli artt. 6, 6-bis e 6-ter del d.lgs. n. 142 del 2015, e dell\u0027art. 10-ter, comma 3, quarto periodo, del d.lgs. n. 286 del 1998, nonché per la convalida delle misure adottate ai sensi dell\u0027art. 14, comma 6, del citato d.lgs. n. 142 del 2015 [nel caso di specie: convalida del trattenimento del richiedente protezione internazionale disposto a norma dell’art. 6, comma 3, del d.lgs. n. 142 del 2015 (sussistenza di fondati motivi per ritenere che la domanda è stata presentata al solo scopo di ritardare o impedire l\u0027esecuzione del respingimento o dell\u0027espulsione)] – Attribuzione della competenza alla corte d’appello, di cui all’art. 5, comma 2, della legge n. 69 del 2005, nel cui distretto ha sede il questore che ha adottato il provvedimento oggetto di convalida, che giudica in composizione monocratica, in luogo della sezione specializzata in materia di immigrazione, protezione internazionale e libera circolazione dei cittadini dell’Unione europea, istituita presso il tribunale distrettuale – Impugnazione del provvedimento emesso dalla corte d’appello con ricorso per cassazione a norma dell’art. 14, comma 6, del d.lgs. n. 286 del 1998, proponibile entro cinque giorni dalla comunicazione solo per i motivi di cui alle lettere a), b), e c) del comma 1 dell’art. 606 cod. proc. pen. e con applicazione, per effetto della sentenza della Corte costituzionale n. 39 del 2025, delle disposizioni dell’art. 22, commi 3 e 4, della legge n. 69 del 2005 – Omessa previsione dell’impugnabilità con ricorso per cassazione nelle forme di cui agli artt. 360 e seguenti cod. proc. civ., come previsto anteriormente alla modifica – Disposizioni transitorie concernenti l’applicazione della predetta disciplina procedurale decorsi trenta giorni dall’entrata in vigore della legge n. 187 del 2024.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e- Decreto-legge 11 ottobre 2024, n. 145 (Disposizioni urgenti in materia di ingresso in Italia di lavoratori stranieri, di tutela e assistenza alle vittime di caporalato, di gestione dei flussi migratori e di protezione internazionale, nonché dei relativi procedimenti giurisdizionali), convertito, con modificazioni, nella legge 9 dicembre 2024, n. 187, artt. 16, 18, 18-bis e 19.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e\u003c/p\u003e"},{"anno":"2025","numero":"221","numero_parte":"1","max_parte":"1","autorita":"Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado del Lazio","oggetto":"\u003cp\u003e\u003cspan style\u003d\"color: rgb(0, 0, 0);\"\u003ePrescrizione e decadenza – Tributi – Riscossione – Prescrizione ordinaria – Applicazione, in assenza di un’espressa previsione e secondo l’interpretazione del diritto vivente, del termine di prescrizione decennale alla riscossione dei tributi erariali (IRPEF, IVA e IRAP) – “Se e per quanto possa occorrere”: Procedura di discarico per inesigibilità e reiscrizione nei ruoli – Condizioni – Riaffidamento in riscossione delle somme non riscosse, a condizione che non sia decorso il termine di prescrizione decennale.\u003c/span\u003e\u003c/p\u003e","fissato":"","sommario_gu":"\u003cp\u003ePrescrizione e decadenza – Tributi – Riscossione – Prescrizione ordinaria – Applicazione, in assenza di un’espressa previsione e secondo l’interpretazione del diritto vivente, del termine di prescrizione decennale alla riscossione dei tributi erariali.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e- Codice civile, art. 2946.\u0026nbsp;\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003ePrescrizione e decadenza – Tributi – Riscossione – Procedura di discarico per inesigibilità e reiscrizione nei ruoli – Condizioni – Riaffidamento in riscossione delle somme non riscosse, a condizione che non sia decorso il termine di prescrizione decennale.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e- Decreto legislativo 13 aprile 1999 (Riordino del servizio nazionale della riscossione, in attuazione della delega prevista dalla legge 28 settembre 1998, n. 337), n. 112, art. 20, comma 6.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e\u003c/p\u003e"},{"anno":"2025","numero":"220","numero_parte":"1","max_parte":"1","autorita":"Tribunale amministrativo regionale per la Lombardia - Sezione distaccata di Brescia","oggetto":"\u003cp\u003eAmbiente – Rifiuti – Norme della Regione Lombardia – Funzioni delle province – Prevista approvazione, ai sensi degli artt. 208 e 209 del d.lgs. n. 152 del 2006, dei progetti di impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti, non rientranti nella competenza regionale.\u003c/p\u003e\u003cp\u003e\u003cbr\u003e\u003c/p\u003e\u003cp\u003eAmbiente – Rifiuti – Norme della Regione Lombardia – Provvedimento autorizzatorio unico regionale (PAUR) – Autorità competenti – Previsione che le province sono amministrazioni procedenti nell’ambito della conferenza di servizi regolata dall’art. 27-\u003cem\u003ebis\u003c/em\u003e, comma 7, del d.lgs. n. 152 del 2006 e dagli artt. 14 e seguenti della legge n. 241 del 1990, la cui determinazione motivata di conclusione con esito favorevole costituisce provvedimento autorizzatorio unico regionale.\u003c/p\u003e","fissato":"","sommario_gu":"\u003cp\u003eAmbiente – Rifiuti – Norme della Regione Lombardia – Funzioni delle province – Prevista approvazione, ai sensi degli artt. 208 e 209 del d.lgs. n. 152 del 2006, dei progetti di impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti, non rientranti nella competenza regionale.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e- Legge della Regione Lombardia 12 dicembre 2003, n. 26 (Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale. Norme in materia di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche), art. 16, comma 1, lettera b), come modificato dall’art. 15, comma 4, della legge regionale 7 agosto 2020, n. 18 (Assestamento al bilancio 2020-2022 con modifiche di leggi regionali).\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003eAmbiente – Rifiuti – Norme della Regione Lombardia – Provvedimento autorizzatorio unico regionale (PAUR) – Autorità competenti – Previsione che le province sono amministrazioni procedenti nell’ambito della conferenza di servizi regolata dall’art. 27-bis, comma 7, del d.lgs. n. 152 del 2006 e dagli artt. 14 e seguenti della legge n. 241 del 1990, la cui determinazione motivata di conclusione con esito favorevole costituisce provvedimento autorizzatorio unico regionale.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e- Legge della Regione Lombardia 2 febbraio 2010, n. 5 (Norme in materia di valutazione di impatto ambientale), art. 2, comma 7-quinquies.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e\u003c/p\u003e"},{"anno":"2025","numero":"219","numero_parte":"1","max_parte":"1","autorita":"Tribunale amministrativo regionale per la Lombardia - Sezione distaccata di Brescia","oggetto":"\u003cp class\u003d\"ql-align-justify\"\u003eAmbiente – Rifiuti – Norme della Regione Lombardia – Provvedimento autorizzatorio unico regionale (PAUR) – Autorità competenti – Previsione che le province sono amministrazioni procedenti nell’ambito della conferenza di servizi regolata dall’art. 27-\u003cem\u003ebis\u003c/em\u003e, comma 7, del d.lgs. n. 152 del 2006 e dagli artt. 14 e seguenti della legge n. 241 del 1990, la cui determinazione motivata di conclusione con esito favorevole costituisce provvedimento autorizzatorio unico regionale.\u003c/p\u003e\u003cp\u003e\u003cbr\u003e\u003c/p\u003e","fissato":"","sommario_gu":"\u003cp\u003eAmbiente – Rifiuti – Norme della Regione Lombardia – Provvedimento autorizzatorio unico regionale (PAUR) – Autorità competenti – Previsione che le province sono amministrazioni procedenti nell’ambito della conferenza di servizi regolata dall’art. 27-bis, comma 7, del d.lgs. n. 152 del 2006 e dagli artt. 14 e seguenti della legge n. 241 del 1990, la cui determinazione motivata di conclusione con esito favorevole costituisce provvedimento autorizzatorio unico regionale.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e- Legge della Regione Lombardia 2 febbraio 2010, n. 5 (Norme in materia di valutazione di impatto ambientale), art. 2, comma 7-quinquies.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e\u003c/p\u003e"},{"anno":"2025","numero":"218","numero_parte":"1","max_parte":"1","autorita":"Tribunale di Roma","oggetto":"\u003cp\u003eSpese di giustizia – Processo penale – Nomina del consulente tecnico – Denunciata previsione che, consentendo alle parti private la nomina di un consulente tecnico a spese dello Stato, ove sia stata ammessa perizia, rinvia alla disciplina sul gratuito patrocinio, segnatamente agli artt. 102 e 107 del d.P.R. n. 115 del 2002, che subordinano la nomina e la conseguente anticipazione a carico dell’Erario all’avvenuta ammissione al patrocinio – Denunciata conseguente preclusione della nomina del consulente tecnico, con spesa anticipata dall’Erario, da parte del difensore d’ufficio che assista un imputato, dichiarato assente ai sensi dell’art. 420-bis, comma 3, cod. proc. pen., nell’ambito di un processo pendente per delitti commessi mediante gli atti di tortura quando, a causa della mancata assistenza dello Stato di appartenenza dell’imputato, è risultato impossibile avere la prova che quest’ultimo, pur consapevole del procedimento, sia stato messo a conoscenza della pendenza del processo per delitti commessi mediante gli atti di tortura definiti dall’art. 1 della Convenzione di New York contro la tortura (CAT).\u003c/p\u003e","fissato":"14 gennaio 2026","sommario_gu":"\u003cp\u003eSpese di giustizia – Processo penale – Nomina del consulente tecnico – Denunciata previsione che, consentendo alle parti private la nomina di un consulente tecnico a spese dello Stato, ove sia stata ammessa perizia, rinvia alla disciplina sul gratuito patrocinio, segnatamente agli artt. 102 e 107 del d.P.R. n. 115 del 2002, che subordinano la nomina e la conseguente anticipazione a carico dell’Erario all’avvenuta ammissione al patrocinio – Denunciata conseguente preclusione della nomina del consulente tecnico, con spesa anticipata dall’Erario, da parte del difensore d’ufficio che assista un imputato, dichiarato assente ai sensi dell’art. 420-bis, comma 3, cod. proc. pen., nell’ambito di un processo pendente per delitti commessi mediante gli atti di tortura quando, a causa della mancata assistenza dello Stato di appartenenza dell’imputato, è risultato impossibile avere la prova che quest’ultimo, pur consapevole del procedimento, sia stato messo a conoscenza della pendenza del processo per delitti commessi mediante gli atti di tortura definiti dall’art. 1 della Convenzione di New York contro la tortura (CAT).\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e- Codice di procedura penale, art. 225, comma 2, in relazione agli artt. 102 e 107, comma 3, lettera d), del decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia (Testo A)).\u003c/p\u003e"},{"anno":"2025","numero":"217","numero_parte":"1","max_parte":"1","autorita":"Corte suprema di cassazione","oggetto":"\u003cp\u003eEsecuzione penale – Esecuzione delle pene detentive – Provvedimento di cumulo – Sospensione dell’ordine di esecuzione e accesso al procedimento semplificato per l’eventuale applicazione della liberazione anticipata – Esclusione della scindibilità del cumulo nel caso in cui questo includa pene irrogate per delitti di cui all’art. 4-\u003cem\u003ebis\u003c/em\u003e della legge n. 354 del 1975.\u003c/p\u003e","fissato":"","sommario_gu":"\u003cp\u003eEsecuzione penale – Esecuzione delle pene detentive – Provvedimento di cumulo – Sospensione dell’ordine di esecuzione e accesso al procedimento semplificato per l’eventuale applicazione della liberazione anticipata – Esclusione della scindibilità del cumulo nel caso in cui questo includa pene irrogate per delitti di cui all’art. 4-bis della legge n. 354 del 1975.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e- Codice di procedura penale, art. 656, comma 4-bis, ultimo periodo.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e\u003c/p\u003e"},{"anno":"2025","numero":"216","numero_parte":"1","max_parte":"1","autorita":"Tribunale di Milano","oggetto":"\u003cp class\u003d\"ql-align-justify\"\u003e\u003cspan style\u003d\"color: black;\"\u003eStraniero – Sanità pubblica – Assistenza per gli stranieri iscritti al Servizio sanitario nazionale (SSN) – Iscrizione obbligatoria al SSN/SSR – Individuazione dei cittadini stranieri tenuti all’iscrizione in relazione al rispettivo titolo di soggiorno – Omessa inclusione dei cittadini stranieri titolari di permesso di soggiorno per residenza elettiva, attribuito in forza della percezione di una prestazione di invalidità e derivante da conversione di altra autorizzazione al soggiorno per la quale era prevista l’iscrizione obbligatoria.\u003c/span\u003e\u003c/p\u003e\u003cp class\u003d\"ql-align-justify\"\u003e\u003cspan style\u003d\"color: black;\"\u003e\u0026nbsp;\u003c/span\u003e\u003c/p\u003e\u003cp class\u003d\"ql-align-justify\"\u003e\u003cspan style\u003d\"color: black;\"\u003eIn subordine: Straniero – Sanità pubblica – Assistenza per gli stranieri iscritti al Servizio sanitario nazionale (SSN) – Previsione per i cittadini stranieri non rientranti nelle categorie tenute all’iscrizione obbligatoria al servizio sanitario nazionale (nel caso di specie: titolari di permesso di soggiorno per residenza elettiva, attribuito in forza della percezione di una prestazione di invalidità) dell’obbligo di assicurarsi contro il rischio di malattie, infortunio o maternità, mediante stipula di apposita polizza assicurativa con istituto assicurativo italiano o straniero, o, in alternativa, della possibilità di iscriversi volontariamente al SSN/SSR pagando una somma che non può essere inferiore a euro 2.000 annui, anziché una somma, proporzionata al reddito effettivo, determinata in base alla formulazione anteriore alla modifica apportata dalla legge n. 213 del 2023.\u003c/span\u003e\u003c/p\u003e\u003cp\u003e\u003cbr\u003e\u003c/p\u003e","fissato":"","sommario_gu":"\u003cp\u003eStraniero – Sanità pubblica – Assistenza per gli stranieri iscritti al Servizio sanitario nazionale (SSN) – Iscrizione obbligatoria al SSN/SSR – Individuazione dei cittadini stranieri tenuti all’iscrizione in relazione al rispettivo titolo di soggiorno – Omessa inclusione dei cittadini stranieri titolari di permesso di soggiorno per residenza elettiva, attribuito in forza della percezione di una prestazione di invalidità e derivante da conversione di altra autorizzazione al soggiorno per la quale era prevista l’iscrizione obbligatoria.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e- Decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 (Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell\u0027immigrazione e norme sulla condizione dello straniero), art. 34, comma 1.\u0026nbsp;\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003eIn subordine: Straniero – Sanità pubblica – Assistenza per gli stranieri iscritti al Servizio sanitario nazionale (SSN) – Previsione per i cittadini stranieri non rientranti nelle categorie tenute all’iscrizione obbligatoria al servizio sanitario nazionale (nel caso di specie: titolari di permesso di soggiorno per residenza elettiva, attribuito in forza della percezione di una prestazione di invalidità) dell’obbligo di assicurarsi contro il rischio di malattie, infortunio o maternità, mediante stipula di apposita polizza assicurativa con istituto assicurativo italiano o straniero, o, in alternativa, della possibilità di iscriversi volontariamente al SSN/SSR pagando una somma che non può essere inferiore a euro 2.000 annui. \u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e- Decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 (Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell\u0027immigrazione e norme sulla condizione dello straniero), art. 34, comma 3.\u0026nbsp;\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e\u003c/p\u003e"},{"anno":"2025","numero":"215","numero_parte":"1","max_parte":"1","autorita":"Corte d\u0027appello di Torino","oggetto":"\u003cp\u003eStraniero – Immigrazione – Trattenimento disposto dal questore\u0026nbsp;del richiedente la protezione internazionale – Udienza per la convalida – Omessa\u0026nbsp;previsione che il richiedente la protezione internazionale, prima di essere sentito dall’autorità giudiziaria in sede di convalida del trattenimento, sia avvisato della possibilità che le sue dichiarazioni siano utilizzate contro di lui – Mancata\u0026nbsp;previsione della facoltà per il medesimo soggetto di non rendere dichiarazioni e di ciò di essere previamente avvertito – Mancanza di una disciplina sulle conseguenze derivanti dalla mancata formulazione di tali avvisi.\u003c/p\u003e","fissato":"","sommario_gu":"\u003cp\u003eStraniero – Immigrazione – Trattenimento disposto dal questore del richiedente la protezione internazionale – Udienza per la convalida – Omessa previsione che il richiedente la protezione internazionale, prima di essere sentito dall’autorità giudiziaria in sede di convalida del trattenimento, sia avvisato della possibilità che le sue dichiarazioni siano utilizzate contro di lui – Mancata previsione della facoltà per il medesimo soggetto di non rendere dichiarazioni e di ciò di essere previamente avvertito – Mancanza di una disciplina sulle conseguenze derivanti dalla mancata formulazione di tali avvisi.\u003c/p\u003e\n\u003cp\u003e- Decreto legislativo 18 agosto 2015, n. 142 (Attuazione della direttiva 2013/33/UE recante norme relative all\u0027accoglienza dei richiedenti protezione internazionale, nonché della direttiva 2013/32/UE, recante procedure comuni ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di protezione internazionale), art. 6, comma 5, in combinato disposto con l’art. 14, comma 4, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 (Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell\u0027immigrazione e norme sulla condizione dello straniero).\u003c/p\u003e"}]}"
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